Ecomuseo della Valmalenco
  • Home
  • La Valmalenco
  • L'ecomuseo
  • I percorsi dell'ecomuseo
  • Percorsi culturali Storia e arte tra le vette
  • Percorsi etnografici Dai mestieri al paesaggio
  • Percorsi naturalistici, alpinistici e mineralogici Una natura ricca di storia
  • Percorsi del turismo La montagna desiderata
  • Patrimonio immateriale
  • Luoghi della cultura
  • Mappa di comunità
menù
Filtri

Il Lavégèe

  • Home
  • Patrimonio immateriale
  • Il Lavégèe
  • Il mestiere del laveggiaio, secolare e complesso, affonda le radici in tradizioni antiche. I laveggiai vivevano isolati dal paese, alternando in inverno l’estrazione della pietra nelle cave sotterranee e in primavera la lavorazione al tornio ad acqua. Un lavoro di famiglia, con donne impegnate nel trasporto e bambini che imparavano giocando. Estrarre la pietra richiedeva abilità da minatori e cavatori, in cunicoli stretti e poco illuminati. Dal blocco, il ciapùn, si ricavavano i lavéc, le pentole di pietra ollare della Valmalenco, con utensili tradizionali guidati con grande maestria e attenzione, fase delicata paragonata a un parto. Giuseppe Nolli descrisse il laveggiaio come un uomo ricoperto di polvere, emblema di fatica e orgoglio. Oltre a minare e lavorare, questi artigiani costruivano e manutenevano il tornio e gli attrezzi, con due fucine necessarie per la manutenzione. Dalla fine del XVII secolo, i registri attestano che cavatori e laveggiai erano gli unici artigiani qualificati della valle.

    Parla l'esperto
    Silvio Gaggi

    Il mestiere del laveggiaio, attività secolare che risale ai tempi immemorabili, è un’esperienza di vita vissuta, complessa da comprendere. I laveggiai vivevano isolati dal paese per tutto l’anno, in inverno eseguivano l’estrazione della pietra nelle cave sotterrane e in primavera la lavorazione al tornio alimentato ad acqua. Lavoro tramandato di generazioni in generazioni; anche le donne ne erano parte integrante poiché dedite al trasporto degli scarti in cava e del manufatto, mentre i bambini divertendosi con gli attrezzi rubavano per gioco il mestiere del padre. Si costituiva così un’impresa famigliare integra. Per portare a termine il manufatto era necessario ingegnarsi sia al mestiere di minatore, per liberare il filone di pietra sotterraneo incassato tra i serpentini, che di cavatore per estrarre dalla roccia col piccone a doppia punta “asisc” il blocco, a forma tronco conica detto “ciapùñ”, del peso di 40 Kg. fino al quintale, che veniva trasportato sul dorso. Il lavoro era svolto in stretti cunicoli, in posizioni scomode e alla luce fioca di una torcia; nel contesto va ricordata una scritta dello storico Cesare Cantù (1859), incisa in una cava del Pirlo: “Volemmo penetrar le cave (trone) or curvi or del tutto carponi procedemmo, innanzi a noi esplorammo col lanciar sassi, finché il tonfo di questi ne mostrava esservi acqua. Quassù a lume dei pini silvestri quella povera gente intaglia i massi, indi carponi trascina i pezzi sopra piccoli trugoli”. Dal “ciapùñ” tornito si ricavava una serie di pentole “levéc” partendo dalla più grande alla più piccola e dividendole una dall’altra, dapprima incidendo la parte verticale “spunda” e poi il fondo, la parte più delicata eseguita con l’utensile “sudùñ” (sudare), guidata da un manico di legno a forma di pistola “sciüscepét” (succhiare). Questa fase di tornitura, pur con torni meccanici, è ancor oggi eseguita con gli stessi utensili guidati a mano dalla sensibilità e maestria del tornitore; è quella che richiede più attenzione, sforzo e ansia finché il pezzo interno viene estratto senza danneggiare il laveggio, dopo di che rilassandosi con ironia della vita, in pratica quasi come aver partorito un neonato, proseguivano con la stessa apprensione precedente. É doveroso citare una frase del poeta Giuseppe Nolli (1907), amico di Erminio Dioli negli anni 1925/30, tratta dal suo libro “In Valmalenco”: “A mezzo nella fossa i laveggiai sono disseminati ciascuno in una catapecchia che riceve luce da una porta senza uscio, nel mezzo del baitello è scavata una fossa profonda poco meno di un metro su cui è seduto il laveggiaio a tornire. Quando noi entrammo, a torso nudo nero e villoso appariva su dalla buca come Farinata degli Uberti dalla polvere densa della pietra raschiata, si era rizzato dalla sua buca mostrandomi orgoglioso il suo lavoro, il suo sudore, quest’uomo livido dalla polvere mi fece l’effetto di un risuscitato dopo aver rotto il coperchio del sepolcro”. Questi artigiani oltre ad essere minatori, cavatori e tornitori, dovevano provvedere personalmente alla realizzazione dell’opificio completo relativamente la parte ingegneristica del tornio, i canali di condotta, la turbina, l’albero rotante con i vari sostegni e perni rotativi e tutti gli attrezzi e utensili occorrenti per il lavoro in cava e al tornio. Inoltre dovevano essere in grado di forgiare, riassettare e temperare e di conseguenza erano indispensabili due fucine, una alla cava e l’altra al tornio per evitare il trasporto degli utensili che dovevano essere riassettati di frequente. Era un mestiere fra i mestieri, ma autonomo grazie all’ingegno dei lavoratori che diedero vita a questo nobile artigianato. Dai registri di morte che iniziano dalla fine del XVII sec. risulta che gli unici lavoratori 1983, Pietro Gaggi in uno stretto passaggio nella cava. 1985, su torni tradizionali l’abbozzo “ciapùñ”. 46 artigiani ad essere qualificati furono i cavatori di pietra ollare e i laveggiai. Anche i “Magnàñ”, stagnini di Lanzada, erano parte integrante del mestiere del laveggiaio poiché completavano il manufatto tornito, munendolo di cerchiatura metallica per poterlo maneggiare e renderlo più robusto. Le donne si dedicavano al trasporto dei prodotti, per mezzo di gerle imbottite con lo strame o fieno, dai torni disseminati nella zona dell’Alpe Pirlo fino alle varie contrade di Lanzada, mentre gli uomini dopo l’operazione di cerchiatura partivano, carichi di laveggi con un carretto trainato a mano per venderli sulle piazze, dove nel frattempo stagnavano e riparavano anche casseruole o laveggi usurati. Va citato che alcuni torni esistevano anche in Valbrutta, dove era tornita la steatite, un’altra varietà di pietra che si prestava bene al prodotto essendo molto resistente al calore e si crearono fra gli artigiani rapporti di lavoro e di amicizia che continuano tutt’oggi con i loro discendenti.

     

     

    Scorri per vedere la gallery
    Trasporto a valle del Ciapun
    Lavorazione al tornio di un lavécc
    Estrazione del blocco di pietra ollare

    altri punti che ti potrebbero interessare

    2 punti di interesse associati
    Torni del Pirlo
    suggerimento per tematica
    scopri
    I torni della Valbrutta
    suggerimento per tematica
    scopri
    Ecomuseo della Valmalenco
    Indirizzo
    Via Cortile Nuovo 1, Torre di Santa Maria
    c/o Municipio
    Telefono e Whatsapp
    +39 331 2303617
    Email
    info@ecomuseovalmalenco.it
    Esplora il territorio
    Scopri i percorsi
    Una natura ricca di storia Dai mestieri al paesaggio Storia e arte tra le vette La montagna desiderata
    Vai alla ricerca analitica
    Scopri l'ecomuseo

    2025 © ecomuseovalmalenco.it | Developed by Condivisa & ObjectWeb | Privacy Policy | Cookie Policy 
    Foto: Simone Bracchi, Alberto Carati, Valentina Colombo, Joyce Vedovatti. Testi sezione mineralogica Carmen Mitta, Pietro Nana.

    Questo sito utilizza i cookie

    Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità (“interazioni e funzionalità semplici”, “miglioramento dell'esperienza” e “misurazione”) come specificato nella cookie policy.
    Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento.
    Per saperne di più sulle categorie di informazioni personali raccolte e sulle finalità per le quali tali informazioni saranno utilizzate, si prega di fare riferimento alla nostra privacy policy.Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie utilizzando il pulsante “Accetta”. Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.v

    Usa solo i cookie necessari Accetta selezionati Accetta tutti i cookie
    Accetta tutti i cookie Usa solo i cookie necessari Accetta selezionati
    Mostra dettagli
    Dichiarazione dei cookie Informazioni sui cookie
    Cookie necessari(4) Marketing(10)
    Questi cookie, di sessione o permanenti, rendono utilizzabile un sito web, permettendo, ad esempio, la navigazione tra le pagine, o l'accesso ad aree riservate. Nessun sito web potrebbe funzionare correttamente senza di essi. Ecco i cookie necessari che vengono installati in caso di visita al Sito:
    Nome Fornitore Scopo Scadenza Tipo
    CONSENT google.com Utilizzato per rilevare se il visitatore ha accettato la categoria di marketing nel banner dei cookie. Questo cookie è necessario per la conformità GDPR del sito web 2 anni HTTP
    CONSENT youtube.com Utilizzato per rilevare se il visitatore ha accettato la categoria di marketing nel banner dei cookie. Questo cookie è necessario per la conformità GDPR del sito web 2 anni HTTP
    .ASPXANONYMOUS beta.ecomuseovalmalenco.it Utilizzato per fornire dati dell’utente durante l’autorizzazione delle diverse applicazioni sul sito internet 69 giorni HTTP
    Gdpr.CookieConsents beta.ecomuseovalmalenco.it Utilizzato per memorizzare che il consenso da parte dell’utente è stato fornito 1 anno HTTP
    Questi cookie vengono utilizzati per analizzare le preferenze dei visitatori durante la navigazione sul web. Per fare in modo che, durante la navigazione sul Sito e su altri siti web, gli utenti visualizzino annunci pubblicitari calibrati sulle preferenze mostrate. Ecco i cookie di marketing che vengono installati - previo consenso degli utenti - in caso di visita al Sito:
    Nome Fornitore Scopo Scadenza Tipo
    VISITOR_INFO1_LIVE youtube.com Prova a stimare la velocità della connessione dell’utente su pagine con video YouTube integrati 179 giorni HTTP
    YSC youtube.com Registra un ID univoco per statistiche legate a quali video YouTube sono stati visualizzati Sessione HTTP
    ytidb::LAST_RESULT_ENTRY_KEY youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Cookie di durata non prefissata, e dipendente dalle scelte dell'utente. L'utente potrà disattivarlo in ogni momento, modificando le proprie preferenze attraverso le piattaforme di opt-out massivo della Network Alliance Initiative (https://optout.networkadvertising.org/), della Digital Alliance Organization (https://optout.aboutads.info/) e di Your Online Chioces (https://www.youronlinechoices.com/) HTML
    yt-remote-cast-available youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Sessione HTML
    yt-remote-cast-installed youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato 179 giorni HTML
    yt-remote-connected-devices youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Cookie di durata non prefissata, e dipendente dalle scelte dell'utente. L'utente potrà disattivarlo in ogni momento, modificando le proprie preferenze attraverso le piattaforme di opt-out massivo della Network Alliance Initiative (https://optout.networkadvertising.org/), della Digital Alliance Organization (https://optout.aboutads.info/) e di Your Online Chioces (https://www.youronlinechoices.com/) HTML
    yt-remote-device-id youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Cookie di durata non prefissata, e dipendente dalle scelte dell'utente. L'utente potrà disattivarlo in ogni momento, modificando le proprie preferenze attraverso le piattaforme di opt-out massivo della Network Alliance Initiative (https://optout.networkadvertising.org/), della Digital Alliance Organization (https://optout.aboutads.info/) e di Your Online Chioces (https://www.youronlinechoices.com/) HTML
    yt-remote-fast-check-period youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Sessione HTML
    yt-remote-session-app youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Sessione HTML
    yt-remote-session-name youtube.com Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Sessione HTML
    I cookie sono piccoli file di testo che possono essere utilizzati dai siti web per rendere più efficiente l'esperienza per l'utente. La legge afferma che possiamo memorizzare i cookie sul suo dispositivo se sono strettamente necessari per il funzionamento di questo sito. Per tutti gli altri tipi di cookie abbiamo bisogno del suo permesso. Questo sito utilizza diversi tipi di cookie. Alcuni cookie sono collocate da servizi di terzi che compaiono sulle nostre pagine. In qualsiasi momento è possibile modificare o revocare il proprio consenso dalla Dichiarazione dei cookie sul nostro sito Web. Scopri di più su chi siamo, come può contattarci e come trattiamo i dati personali nella nostra Informativa sulla privacy.
    La dichiarazione dei cookie è stata aggiornata l'ultima volta il 11/09/2025