In trasferta // In estate gli abitanti di Erta si trasferivano con il bestiame all’alpe Mastabbia sul territorio del comune di Torre di S. Maria ma di proprietà del comune di Spriana.
Scuola e chiesa // Tutte le contrade meridionali di Spriana si avvalevano dei servizi scolastici in contrada Cucchi e di quelli religiosi a Spriana.
L’osteria // In località cà de la calchèra v’è un gruppetto di antiche case con stalle e fienili, ora in pessimo stato, sul lato a monte della vecchia mulattiera per la Valmalenco all’altezza della deviazione per Erta. Qui c’era un’osteria e si narra che nel 1618 quando don Rusca, arciprete di Sondrio, passò di qui nel suo forzato viaggio verso Tosana rapito dalle milizie Grigioni, legato sotto il ventre di un cavallo, gli uomini del luogo si imposero facendolo slegare e gli diedero abbondante vino come conforto.
Il capitèl de la calchèra // La piccola costruzione è un’antica edicola sacra (santèla), un tempo contenente un crocifisso in metallo e ora con tracce di vecchi affreschi, sul lato a monte dell’antica mulattiera di valle, al bivio per Erta. Vi si leggeva “1791 – costruito da Menesatti Andrea e restaurato nel 1895” e il dipinto rappresentava il crocifisso con a lato i due santi. Detto anche ël capitèl ‘nd èla vigna, essendovi un tempo coltivata la vite nei dintorni.
La fornace // Presso il primo tratto della mulattiera per Erta, racchiuso da muri a secco, fra il bivio di separazione dalla mulattiera di valle (dove trovasi il capitèl de la calchèra) e la curva a monte, v’era all’interno una fornace per cuocere il silicato di calcio e fare la calce.
I fantasmi // La casa de preti (cà di prèvet sü a la calchèra), è un’antica casa in pessime condizioni, a nord del capitèl del calchèra e a monte della mulattiera di valle, che si differenzia dal genere di costruzioni della zona. Ha ampie e profonde cantine con accesso dalla cucina, che è situata a piano strada e dotata di focolare presso la finestra e di forno da pane. All’interno vi è una scala di accesso alle due camere del primo piano. È tradizione che in tempi lontani vi abitassero sacerdoti responsabili non solo di quella zona, ma pure di Cagnoletti (Comune di Torre di S.Maria) e Spriana. Una leggenda narra che, più tardi, nella casa disabitata essi apparissero come fantasmi a cavalcioni delle grandi botti di quelle cantine, intenti a leggere libri sacri.