Nel 1961 entrò in funzione la seggiovia S. Antonio – Piazzo Cavalli che, insieme alla seggiovia costruita nel 1959, segnò l’inizio di una nuova era per il turismo invernale della zona. Pochi anni dopo, nel 1967, venne realizzata un’ardita sciovia che da Piazzo Cavalli raggiungeva i 2.192 metri del Dosso dei Galli. È interessante ricordare che, prima della costruzione di questi impianti, il campetto di Piazzo Cavalli era dotato di un semplice ma ingegnoso sistema: un verricello collegato a una grande slitta, utilizzato come antesignano dello skilift moderno. Un esempio di come l’ingegno locale abbia anticipato l’evoluzione degli impianti di risalita. In quest’area sorgevano anche la Scuola Sci e un Bar-Self Service (edificio tuttora esistente), davanti al quale si estendeva il falsopiano del Campo Scuola. Poco sotto il fianco sinistro del Self Service si trovava l’arrivo dello skilift del Sole, mentre nel margine a valle del Campo Scuola si possono ancora osservare i resti della stazione intermedia della seggiovia della Ferla, memoria tangibile di un passato fatto di sport, crescita e trasformazione. Tra alterne vicende, che hanno visto il fallimento della STAC (società trasporti aerei Caspoggio) nel 1987, e il subentro, prima di operatori turistici di Caspoggio, poi di una cordata di imprenditori locali, tra il 1990 e il 1992 vennero sostituite le due seggiovie monoposto con due biposto.