Tra il 1952 e il 1955 fu progettato un impianto di risalita da Caspoggio a Sant’Antonio, a cura della Badoni di Lecco. Tuttavia, per mancanza di fondi, il progetto non fu realizzato. Negli anni successivi, il sogno di collegare Caspoggio con le località sciistiche in quota venne portato avanti con determinazione dal sindaco Agnelli, dal vicesindaco Bracelli e dal parroco don Tettamanti. I promotori si attivarono coinvolgendo le istituzioni, i residenti e i pochi turisti presenti all’epoca. Il 29 aprile 1958, grazie alla straordinaria partecipazione della comunità di Caspoggio (che coprì il 90% del capitale sociale), nacque la S.T.A.C. – Società Trasporti Aerei Caspoggio. Il sostegno degli enti pubblici, ottenuto anche grazie all’intervento del senatore Valsecchi, rese possibile l’avvio dei lavori. La costruzione dell’impianto di risalita Caspoggio-Sant’Antonio fu eseguita in economia da muratori locali: Primo Dioli, Livio Dioli, Tarcisio Bracelli, Cesare Schenatti, Elia Bracelli, Fermo Bricalli e Luigi Bracelli, sotto la direzione dell’ingegner Tirinzoni. L’impianto fu realizzato dalla ditta Marchisio di Torino. La prima seggiovia Caspoggio-Sant’Antonio fu inaugurata ufficialmente il 6 gennaio 1959. Insieme ad essa, a Sant’Antonio fu installata anche una sciovia a fune bassa, contribuendo allo sviluppo turistico e sciistico della zona.